Alessandro Consonni spalanca le sue porte e ci introduce in un mondo di serenità esistenziale in armonioso colloquio con eventi e natura: la natura innanzi tutto.
In lui, vedere le cose in stato di incanto è scoperta subito amata, quasi presa con le mani la gioia che si manifesta in colore puro orgoglioso e sano. La materia, sotto una spatola sapiente è viva, si muove, si distende, si raggruma in rilievi, di volta in volta serena, irrequieta e trepida diventa cielo, onda, petalo, filo trasparente e pietra di roccia. Interpreta profili e voci: il grido e il silenzio hanno la loro impronta, anche la gioia ha il suo segno. Sono vivaci i verdi dell’erba, mossi accesi i rossi del petalo in volo, nervosi i profili sottili di steli danzanti. Tutto è messaggio in presa diretta con l’emozione che esplode con urgenza di comunicare subito e tutto. La voce è netta e forte: parla di silenzi che arrivano intatti da distanze profonde, di cieli immobili alti ed eterni ove un alito di preghiera tende ltre ogni linea di orizzonte. Nei lavori di Alessandro Consonni convivono comunicando fra loro, due tendenze di orientamento distinte: talvolta è pittura con pennellate intense che si impastano per profondità che vanno oltre…oltre… talvolta è disegno aereo che gioca in forme leggere che evocano studi fatti di grafica pulita ed elegante: sceglierà. La sua forza di ricerca lo porterà al cuore dei valori e della sua intima ricca e rigogliosa natura. “Quando oltre la siepe“ c’è di fronte “l’Infinito”. Alessandra Pittini |